FAQ

Domande e risposte preparate da DZ Imballaggi per risolvere le più comuni problematiche nel mondo dell’imballaggio…

Cosa si intende per "titolo"?

La misura di un filato è detta titolo o numero. Il titolo è un numero che delinea il rapporto tra peso e lunghezza (nella titolazione diretta), e lunghezza e peso (nella titolazione indiretta). Il risultato di questo rapporto, moltiplicato per il coefficiente standard del titolo è il titolo del filo/filato.

Cos'è il "nylon"?

Il nylon è una famiglia particolare di poliammidi sintetiche. Con il termine di nylon si indicano in particolare le poliammidi alifatiche, ma talvolta lo stesso termine si usa per indicare anche la classe delle poliarammidi, che sono invece delle poliammidi aromatiche. I nylon sono usati soprattutto come fibra tessile e per produrre piccoli manufatti.

Cosa si intende per "dyneema"?

Il Dyneema è una fibra sintetica particolarmente adatta alla produzione di cavi da trazione. Viene in particolar modo utilizzato per applicazioni sportive quali, il parapendio, l’alpinismo, il tiro con l’arco, la pesca sia sportiva che professionale e la produzione di giubbotti antiproiettile. I cordini in Dyneema hanno una eccezionale resistenza, paragonabile a quella dei cavi di acciaio, ma con il vantaggio di resistere molto bene agli sforzi da torsione e piegamento…

Dove viene utilizzato il cartone ondulato?

Il cartone ondulato viene usato soprattutto nel settore imballaggi. È costituito da due superfici di carta dette copertine che racchiudono l’ondulazione cartacea che conferisce stabilità e resistenza all’insieme.

Quali differenze tra PVC e PPL nei nastri adesivi?

Sicuro ed affidabile, il nastro in PVC, è il più diffuso tra i nastri d’imballaggio, in quanto le sue caratteristiche tecniche e la sua praticità, permettono di utilizzarlo nelle più differenti applicazioni.

Il nastro in PPL è il nastro adesivo di ultima generazione. Con ottime caratteristiche tecniche, economico e resistente. Ecologico, biodegradabile e atossico. Indicato per le nastratrici automatiche.

Cosa s'intende per "manifatture"?

Le manifatture sono degli stabilmenti che nel tardo Medioevo realizzarono il primo passo verso l’industrializzazione. Le aziende manifatturiere. I lavori venivano ancora svolti a mano, ma secondo criteri industriali come quelli della produzione in serie o della divisione dei compiti. Oggi si indicano con questa parola i processi che costituiscono le fasi della produzione industriale, il luogo in cui si eseguono questi lavori, e l’azienda che li esegue. Esempio: manifatture tessili, manifatture imballaggi, manifatture packaging, una manifattura di elettrodomensici, una manifattura di giocattoli, ecc… Ancora in senso lato, la parola può indicare oggetti fatti a mano da artigiani. Per esempio in Valle d’Aosta sono famose le manifatture in legno e in Sardegna o in Sicilia le manifatture dolciarie.